martedì 4 gennaio 2011

C’è un nuovo Mant-Man in città!

Intervista a Marco Checchetto

Come da tradizione, anche quest’anno abbiamo chiesto a un artista di fama internazionale di realizzare il nostro incredibile manifesto. E come sempre il nostro impegno è stato premiato da una stupenda illustrazione creata da uno dei disegnatori più in voga del momento, Marco Checchetto.


Per chi non lo sapesse, Marco, inizia la sua carriera professionale nel 2002 come copertinista per la rivista PSM Playstation Magazine. Successivamente collabora, come disegnatore, alla serie l’Insonne, testata per la quale, a partire dal n°6, realizza anche le copertine. In seguito disegna, per la serie Jonathan Steele (Star Comics), un episodio uscito sul dodicesimo albo e realizza due storie a colori apparse sulla testata Agenzia Incantesimi.

Dopo aver ricevuto, nel 2006, il premio If Cartoomics Coccobill come "promessa del fumetto italiano" per le sue illustrazioni della serie Teenage Mutant Ninja Turtles (Mirage Studios) pubblicata su Il Giornalino (Periodici S. Paolo), nel 2007 crea e disegna la nuova serie italiana di Spider-Man, un progetto che vede collaborare Marvel Comics, Panini Comics, Periodici San Paolo e V.O.C. Studio. Questa serie è pubblicata anche all’estero. Nello stesso anno inizia a collaborare con la casa editrice Marvel Comics e realizza, sulla rivista Marvel Comics Presents, le tavole di Deadpool.

Nel 2008, sempre per Marvel Comics, si occupa della miniserie Weapon Omega e lavora al n°215 di X-Men Legacy. Nel 2009 lavora al secondo volume della seconda serie di Squadron Supreme. Nello stesso periodo si dedica al progetto, ideato con Stefano Vietti, Life Zero Chronicles. Negli ultimi anni, per Marvel Comics, si occupa delle illustrazioni di The Amazing Spider-Man e Daredevil. Infine, il suo incredibile curriculum si è arricchito dello spettacolare manifesto che siamo qui a presentare, in cui Mant-Man troneggia con una rinnovata potenza e tensione.

Per spiegare meglio le fasi di realizzazione di questo manifesto, e per conoscere meglio Marco e il suo mondo illustrato, abbiamo pensato di realizzare una breve intervista:

Quando ti abbiamo chiesto di realizzare il manifesto qual è stata la tua prima idea, cosa hai pensato di realizzare?

Quando vi ho sentito e mi avete chiesto di realizzare il manifesto, nello spiegarmi cosa avreste voluto, è subito venuto fuori che il Palabam non era mai stato rappresentato. Tutti i precedenti autori avevano scelto un background storico della città di Mantova.

A questo punto, scelto il Palabam come sfondo, serviva un'idea divertente per rappresentarlo... e così mi è venuto in mente di trasformarlo in un'astronave, scelta che è piaciuta subito anche a voi.

Dopo i Mant-Man realizzati negli anni da tanti autori diversi, come hai pensato di rendere il tuo eroe all’avanguardia?

Nonostante sia stato realizzato daautori molto diversi fra loro e che abbia cambiato costume cinque volte, Mantova Man ha una sua identità, è riconoscibile, gli manca solo una sua serie a fumetti. La differenza con i manifesti precedenti sta più nello sfondo che non nel personaggio. Sicuramente, poi, è un'illustrazione più "comic book" delle precedenti (passami il termine). All'inizio volevo realizzare un digital painting per rimanere in linea con le passate edizioni, ma lavorandoci su mi sono sempre di più convinto che avrebbe funzionato meglio con la classica inchiostrazione.

Come definiresti Mantova Man in un aggettivo?

Elettrico!

Ti sei divertito a dare vita al "tuo" Mantova Man?

E' stato molto divertente, ma anche molto faticoso! Era da un pò che non mi cimentavo in copertine/illustrazioni e ci tenevo a fare un bel lavoro. E' stato un vero piacere e un onore poter far parte del club dei disegnatori di Mantova Comics and Games.

Sei uno dei disegnatori italiani ad avere più successo oltreoceano, dove lavori su due eroi spettacolari, come Daredevil e Spiderman, mi puoi dire come sei riuscito a raggiungere questo risultato?

Con il duro lavoro e la serietà. Non sforo mai le scadenze a costo di dormire anche solo 3 ore per notte in una settimana e non smetto mai di mettermi in discussione, provando sempre nuove soluzioni grafiche. Cerco di migliorarmi continuamente. Gli editor e i lettori sembrano apprezzare. :)

Come cambia, in termini tecnici, lavorare per l'America piuttosto che per l'Italia?

In verità non cambia poi molto. Sicuramente in Italia c'è più controllo e a volte il lavoro dell'editor è svolto dallo stesso sceneggiatore.

In USA si è più liberi, il disegnatore ha sicuramente più voce in capitolo di quanto non succeda in Italia, ma è anche vero che si è direttamente responsabili del proprio lavoro. Gli errori si pagano. Insomma devi essere anche un po’ agente di te stesso.

Che consigli daresti ai giovani autori che vogliono affa

cciarsi al mercato del fumetto e intendono presentare il proprio lavoro a un editor nazionale e internazionale?

Di essere professionisti fin da subito. Di non accettare lavori se non si è in grado di mantenere gli accordi presi. Di documentarsi molto e di tenersi sempre aggiornati con fumetti, film, libri e videogiochi. Di essere molto ma molto umili, soprattutto se esordienti, ma allo stesso tempo far vedere all'editore che si è sicuri dei propri mezzi.

Potresti illustrare i passaggi della realizzazione del manifesto, raccontandoci i segreti delle diverse fasi (Scketches approvati e no, matite, chine e definitivo)?














STEP 1 : Presa la decisione che avrei trasformato il Palabam in un'astronave non rimaneva che scegliere la posa di Mantova Man in primo piano. Ho abbozzato una serie di idee tra cui scegliere. La mia preferita era l'ultima, l'idea era quella di farlo alla deriva nello spazio. Alla fine, di comune accordo, abbiamo scelto la più classica ma più efficace versione numero 2.















STEP 2: In questa fase ho impostato i pesi dell'illustrazione, ho deciso che avrei usato uno sfondo post-apocalittico e ho cominciato a definire meglio il nuovo costume di Mantova Man.














STEP 3: Definizione e inchiostrazione del personaggio, lo sfondo solitamente lo lavoro su fogli separati in modo poi da gestire l'assemblamento dell'illustrazione in piena libertà.














STEP 4: In questa fase ho attuato la stesura dei colori piatti.














STEP 5: Qui, infine, ho messo realizzato le sfumature, gli effetti speciali e l’assemblamento definitivo.