lunedì 15 dicembre 2008

Intervista a Elena de' Grimani


Elena de' Grimani (Rigel, Luna) è un'artista che ne ha passate tante.
Ha vissuto l'alba e il tramonto della sua creatura più personale, Rigel, nata come un gioco per gli amici e trasformatasi in successo editoriale.
Ha sentito un bimbo nascere e crescere dentro di sé, un'esperienza straordinaria che l'ha inevitabilmente allontanata dal suo mondo di riferimento, quello del fumetto.

Ora Elena si appresta a tornare sulle scene proprio con il suo primo amore, Rigel - in uscita per Edizioni BD - e sarà presente a Mantova Comics & Games per firmare tonnellate di fumetti. E per farsi perdonare una lunga assenza editoriale che, per fortuna, sembra essere giunta al termine.

Prima Rigel, poi Luna. Entrambe le serie partite come autoproduzioni e poi approdate nel circuito editoriale mainstream. Cosa ti hanno lasciato quelle esperienze?

Durante la lavorazione sia di Rigel-Interlunium per Panini, che di Luna per Star Comics, ho conosciuto molte persone. Con alcune è nato un rapporto di amicizia che dura tutt'oggi, e del quale sono molto contenta.
Tecnicamente, ho imparato molto: confrontarsi con un gran numero di tavole che devono essere completate entro scadenze ben precise è stato difficile all'inizio, per chi come me si affacciava dalla totale "anarchia". Ma credo sia stato uno step fondamentale.
Alcune volte è stato pesante, ho avuto ritmi di circa una trentina di tavole complete al mese (matite, chine, retini o colore, lettering) piu' copertine, e questo per parecchio tempo. Ma tutto sommato, pur vedendo le pecche che l'inesperienza unita ai tempi stretti mi hanno fatto scappare negli albi, sono contenta.
Mi sono confrontata con tematiche diverse, stili di colorazione diversi, e formati diversi: di certo sono esperienze che hanno
arricchito il mio bagaglio.

Rigel fu inizialmente pensato per essere offerto agli amici, ma a Lucca Comics ebbe un grande successo. Quanto è cambiato il tuo metodo di lavoro da quando hai avuto a che fare con l'editoria specializzata?

Alcune cose i primi tempi mi sembravano strane, avendo sempre gestito tutto io con l'autoproduzione: quando lavoravo da sola e stampavo per conto mio, potevo davvero arrivare in tipografia all'ultimo minuto, e soprattutto trovare molte scorciatoie durante la realizzazione se le tavole erano tante (e lo erano, almeno per me, dato che ogni albo aveva 132 pagine): quando una persona del settore segue il tuo lavoro, invece, le scorciatoie eventuali vanno concordate, e tutto il materiale viene controllato minuziosamente. Ho iniziato ad essere più organizzata, precisa, a fare delle scalette con i tempi specialmente sulla fase dell'inchiostrazione (che per me è la piu' lenta in assoluto), e soprattutto ho capito che la cosa fondamentale è rispettare i tempi, sempre e comunque.
Devo dire che non è stato semplicissimo all'inizio, prima se proprio una sequenza non riuscivo a metterla su carta, aspettavo una giornata migliore... quando lavori con un editore non puoi. Quindi se anche arriva una giornata "no", tragedie a parte... devi riuscire ad essere produttiva anche in quelle 24 ore. Le tavole che ne vengono fuori non saranno magari le migliori in assoluto o quelle di cui sei piu' fiera, ma devono essere tecnicamente accettabili e prodotte nei tempi stabiliti.
Su questo non ci piove, ma ho iniziato ad avere la scioltezza e la mano per fare questo a livello almeno sufficiente tra il secondo e il terzo numero di Interlunium.
All'inizio era una tragedia... ho buttato interi album, fogli su fogli.
Ma alla fine Rigel con la Panini ha venduto sulle 13.000 copie, è stato esaurito e ristampato, il che per un albo a 7 euro e realizzato da qualcuno sconosciuto che fino a quel momento aveva solo fatto autoproduzione ed è arrivato col fiatone ad ogni consegna, non è poi male, no?

Rigel è partito come un progetto interamente tuo, ma quando è stato pubblicato da Panini Comics ti sei avvalsa dell'aiuto di Fabrizio Palmieri. Tendenzialmente preferisci mantenere il totale controllo creativo sui tuoi personaggi?
Per quanto riguarda Rigel sì. Ma all'epoca io e Fabrizio stavamo insieme, eravamo molto giovani e coinvolgerci in questa avventura sembrava un passo naturale. Lui mi ha vista autoprodurmi e mi ha anche aiutata in molte cose, dagli aspetti pratici a quelli creativi, ma il suo lavoro era comunque un altro.
Dopo la fine del nostro rapporto, ho ricominciato a gestire Rigel da sola, come avevo fatto all'inizio (del resto Rigel è nata quando io e Fabrizio ancora non ci conoscevamo). E' stato comunque bello lavorare insieme, anche se ovviamente due teste non potranno mai essere perfettamente uguali, e su certe cose le nostre idee erano a dir poco confliggenti. Ma anche questo è stato un arricchimento.

Quali sono gli autori che ti hanno più influenzata a livello fumettistico?

Ce ne sarebbero tantissimi da citare, non posso indicare nessuno in particolare. Sono veramente troppi. Rigel è nata in un periodo in cui ero "furiosa" riguardo al "sapere fumettistico" e adoravo veramente tutto, anche opere, autori e stili completamente diversi tra loro.

Dopo Luna ti sei presa una lunga pausa dal mondo del fumetto. Quali sono stati i motivi alla base di questa decisione?

Ci sono stati moltissimi cambiamenti nella mia vita personale. A cavallo tra la consegna dell'ultimo numero di Luna e l'inverno successivo, è cambiato tutto. Fabrizio ha preso una strada diversa e le nostre vite si sono divise sia professionalmente che umanamente, io ho affrontato alcuni problemi di salute in famiglia, poi ho conosciuto il mio attuale compagno (e futuro marito) e ho avuto con lui un bambino, Liam, che ora ha un anno e mezzo. La gravidanza è stata perfetta fino al quinto mese, poi ho avuto dei problemi e sono stata quasi tre mesi ricoverata in ospedale, immobile. L'anno successivo è trascorso tra controlli, visite, analisi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Il bimbo fortunatamente sta benissimo e non ha risentito di nulla, ma chi ha scoperto proprio durante quei mesi di avere qualche problema da tenere sotto controllo sono io, e questo unito a un imminente trasferimento di tutta la famiglia in Normandia (nella città natale del mio compagno) e all'impegno di un bimbo piccolo, mi ha fatta allontanare dai fumetti: ora come ora e durante questi ultimi anni davvero non mi sarei potuta permettere i ritmi, la concentrazione, i tempi stretti e le consegne delle quali parlavamo sopra. Ma le cose si stanno normalizzando, e per fortuna sembra che pian piano possano tornare come prima.
Anche se certamente, adesso le priorita' della mia vita sono decisamente cambiate.

La tua è la storia di un'autrice che si è fatta da sé e che ha ottenuto un successo inaspettato. Guardandoti indietro, c'è qualcosa che non rifaresti?

Tecnicamente, col senno di poi, prenderei meno alla leggera l'autoproduzione, che come hai detto tu fu fatta per gioco: se avessi minimamente sospettato che potesse davvero rivelarsi una porta verso un grande editore, come di fatto è stato, mi sarei presa piu' tempo e sarei stata piu' "tecnica", avrei ricercato, ripulito, buttato e rifatto molto di più.
Umanamente parlando, cercherei di essere molto piu' selettiva riguardo i pareri da ascoltare (critiche o complimenti che siano). Nascevo come utente di web community prima ancora di autoprodurmi e mi è sempre sembrato naturale continuare ad avere un confronto diretto con chiunque avesse qualcosa da dirmi tramite i forum. Piu' o meno quando Luna ha iniziato ad essere annunciata, per ovvie ragioni di tempo ho smesso quasi di botto la mia frequentazione delle community, prima molto attiva. All'inizio mi dispiaceva, ma poi ho capito che invece in fin dei conti è stato un bene.

Parliamo dei tuoi nuovi progetti. E' stato annunciato da tempo un volume inedito di Rigel per Edizioni BD, a che punto è il lavoro? Il volume conterrà solo del materiale inedito o ristamperà anche le vecchie storie? Altri progetti in cantiere?
Ho altri progetti in cantiere ma solo ed esclusivamente monografici per il momento. Non ho piu' i tempi liberi di prima quindi sarebbe sciocco anche solo pensare di fare qualcosa di seriale da sola in questo periodo.
Il volume di Rigel per BD è in lavorazione e salvo imprevisti vorrei farlo uscire dopo l'estate, ma prendi queste parole con le pinze perchè ogni cosa al riguardo la decido insieme all'editore, del quale mi fido ciecamente, quindi non muovo un passo senza di lui riguardo questa cosa. L'ultima parola e l'unico vero annuncio ufficiale sarà lui a darlo. Qualunque altra voce (compresa la mia) al riguardo è falsa o comunque imprecisa.
Sara' una storia inedita, tutto materiale inedito, e molte cose riguardo al personaggio cambieranno.
Rigel in questo è sfortunata: riflette, anche se ovviamente non in modo fedelissimo (essendo un vampiro oltretutto...) i cambiamenti che investono me.
Se cambio io, cambia un po' anche lei.
E in questi anni sono cambata parecchio.
A sentire alcuni amici, in peggio.... ma amen, non si puo' avere tutto dalla vita.