venerdì 19 dicembre 2008

Focus on: Adi Granov


Trentun anni, inglese di adozione ma bosniaco di origine, Adi Granov è un visionario, uno dei migliori artisti del mercato dei comics e un talentuoso concept designer.
Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Iron Man, popolare personaggio della Marvel Comics.

Nel 2004 Adi viene inserito tra le Young Guns della Casa delle Idee, una lista di autori d'eccezione che, secondo la casa editrice, avrebbero le carte in regola per diventare star internazionali.
Nello stesso anno Granov realizza, sui testi del vulcanico Warren Ellis, una miniserie di sei numeri dal titolo di Iron Man: Extremis, che ha avuto il merito di ispirare il recente film di Jon Favreau e che si è imposta da subito come uno dei più riusciti esempi di rilettura superomistica: con Extremis, Ellis e Granov rilanciano il personaggio nel nuovo millennio non solo modernizzandone le origini, ma operando un vero e proprio restart del personaggio.
Le tavole di Granov, fatte di tinte fredde e ipertecnologia, ritraggono alcune delle scene d'azione più memorabili della storia dei comics, interpretate da un Iron Man mai così credibile e "solido".
Quello stesso Iron Man che tre anni e mezzo più tardi abbiamo ritrovato nell'omonimo film di Jon Favreau, su cui Granov ha lavorato come concept designer realizzando tutte le suit del lungometraggio.
Attualmente l'artista sta lavorando al seguito del film, previsto indicativamente per il 2010 e provvisoriamente intitolato Iron Man 2, diretto sempre da Favreau.

Granov ha realizzato una grande quantità di cover per Marvel Comics, e ha dato seguito alla sua collaborazione con Favreau disegnando la miniserie Iron Man: Viva Las Vegas, scritta da Favreau stesso, di cui è uscito il primo numero a maggio.

Mantova Comics & Games è lieta di annoverare tra le sue fila uno dei maggiori artisti della scena fumettistica contemporanea. Marvel wants you: cosa stai aspettando?

lunedì 15 dicembre 2008

Intervista a Elena de' Grimani


Elena de' Grimani (Rigel, Luna) è un'artista che ne ha passate tante.
Ha vissuto l'alba e il tramonto della sua creatura più personale, Rigel, nata come un gioco per gli amici e trasformatasi in successo editoriale.
Ha sentito un bimbo nascere e crescere dentro di sé, un'esperienza straordinaria che l'ha inevitabilmente allontanata dal suo mondo di riferimento, quello del fumetto.

Ora Elena si appresta a tornare sulle scene proprio con il suo primo amore, Rigel - in uscita per Edizioni BD - e sarà presente a Mantova Comics & Games per firmare tonnellate di fumetti. E per farsi perdonare una lunga assenza editoriale che, per fortuna, sembra essere giunta al termine.

Prima Rigel, poi Luna. Entrambe le serie partite come autoproduzioni e poi approdate nel circuito editoriale mainstream. Cosa ti hanno lasciato quelle esperienze?

Durante la lavorazione sia di Rigel-Interlunium per Panini, che di Luna per Star Comics, ho conosciuto molte persone. Con alcune è nato un rapporto di amicizia che dura tutt'oggi, e del quale sono molto contenta.
Tecnicamente, ho imparato molto: confrontarsi con un gran numero di tavole che devono essere completate entro scadenze ben precise è stato difficile all'inizio, per chi come me si affacciava dalla totale "anarchia". Ma credo sia stato uno step fondamentale.
Alcune volte è stato pesante, ho avuto ritmi di circa una trentina di tavole complete al mese (matite, chine, retini o colore, lettering) piu' copertine, e questo per parecchio tempo. Ma tutto sommato, pur vedendo le pecche che l'inesperienza unita ai tempi stretti mi hanno fatto scappare negli albi, sono contenta.
Mi sono confrontata con tematiche diverse, stili di colorazione diversi, e formati diversi: di certo sono esperienze che hanno
arricchito il mio bagaglio.

Rigel fu inizialmente pensato per essere offerto agli amici, ma a Lucca Comics ebbe un grande successo. Quanto è cambiato il tuo metodo di lavoro da quando hai avuto a che fare con l'editoria specializzata?

Alcune cose i primi tempi mi sembravano strane, avendo sempre gestito tutto io con l'autoproduzione: quando lavoravo da sola e stampavo per conto mio, potevo davvero arrivare in tipografia all'ultimo minuto, e soprattutto trovare molte scorciatoie durante la realizzazione se le tavole erano tante (e lo erano, almeno per me, dato che ogni albo aveva 132 pagine): quando una persona del settore segue il tuo lavoro, invece, le scorciatoie eventuali vanno concordate, e tutto il materiale viene controllato minuziosamente. Ho iniziato ad essere più organizzata, precisa, a fare delle scalette con i tempi specialmente sulla fase dell'inchiostrazione (che per me è la piu' lenta in assoluto), e soprattutto ho capito che la cosa fondamentale è rispettare i tempi, sempre e comunque.
Devo dire che non è stato semplicissimo all'inizio, prima se proprio una sequenza non riuscivo a metterla su carta, aspettavo una giornata migliore... quando lavori con un editore non puoi. Quindi se anche arriva una giornata "no", tragedie a parte... devi riuscire ad essere produttiva anche in quelle 24 ore. Le tavole che ne vengono fuori non saranno magari le migliori in assoluto o quelle di cui sei piu' fiera, ma devono essere tecnicamente accettabili e prodotte nei tempi stabiliti.
Su questo non ci piove, ma ho iniziato ad avere la scioltezza e la mano per fare questo a livello almeno sufficiente tra il secondo e il terzo numero di Interlunium.
All'inizio era una tragedia... ho buttato interi album, fogli su fogli.
Ma alla fine Rigel con la Panini ha venduto sulle 13.000 copie, è stato esaurito e ristampato, il che per un albo a 7 euro e realizzato da qualcuno sconosciuto che fino a quel momento aveva solo fatto autoproduzione ed è arrivato col fiatone ad ogni consegna, non è poi male, no?

Rigel è partito come un progetto interamente tuo, ma quando è stato pubblicato da Panini Comics ti sei avvalsa dell'aiuto di Fabrizio Palmieri. Tendenzialmente preferisci mantenere il totale controllo creativo sui tuoi personaggi?
Per quanto riguarda Rigel sì. Ma all'epoca io e Fabrizio stavamo insieme, eravamo molto giovani e coinvolgerci in questa avventura sembrava un passo naturale. Lui mi ha vista autoprodurmi e mi ha anche aiutata in molte cose, dagli aspetti pratici a quelli creativi, ma il suo lavoro era comunque un altro.
Dopo la fine del nostro rapporto, ho ricominciato a gestire Rigel da sola, come avevo fatto all'inizio (del resto Rigel è nata quando io e Fabrizio ancora non ci conoscevamo). E' stato comunque bello lavorare insieme, anche se ovviamente due teste non potranno mai essere perfettamente uguali, e su certe cose le nostre idee erano a dir poco confliggenti. Ma anche questo è stato un arricchimento.

Quali sono gli autori che ti hanno più influenzata a livello fumettistico?

Ce ne sarebbero tantissimi da citare, non posso indicare nessuno in particolare. Sono veramente troppi. Rigel è nata in un periodo in cui ero "furiosa" riguardo al "sapere fumettistico" e adoravo veramente tutto, anche opere, autori e stili completamente diversi tra loro.

Dopo Luna ti sei presa una lunga pausa dal mondo del fumetto. Quali sono stati i motivi alla base di questa decisione?

Ci sono stati moltissimi cambiamenti nella mia vita personale. A cavallo tra la consegna dell'ultimo numero di Luna e l'inverno successivo, è cambiato tutto. Fabrizio ha preso una strada diversa e le nostre vite si sono divise sia professionalmente che umanamente, io ho affrontato alcuni problemi di salute in famiglia, poi ho conosciuto il mio attuale compagno (e futuro marito) e ho avuto con lui un bambino, Liam, che ora ha un anno e mezzo. La gravidanza è stata perfetta fino al quinto mese, poi ho avuto dei problemi e sono stata quasi tre mesi ricoverata in ospedale, immobile. L'anno successivo è trascorso tra controlli, visite, analisi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Il bimbo fortunatamente sta benissimo e non ha risentito di nulla, ma chi ha scoperto proprio durante quei mesi di avere qualche problema da tenere sotto controllo sono io, e questo unito a un imminente trasferimento di tutta la famiglia in Normandia (nella città natale del mio compagno) e all'impegno di un bimbo piccolo, mi ha fatta allontanare dai fumetti: ora come ora e durante questi ultimi anni davvero non mi sarei potuta permettere i ritmi, la concentrazione, i tempi stretti e le consegne delle quali parlavamo sopra. Ma le cose si stanno normalizzando, e per fortuna sembra che pian piano possano tornare come prima.
Anche se certamente, adesso le priorita' della mia vita sono decisamente cambiate.

La tua è la storia di un'autrice che si è fatta da sé e che ha ottenuto un successo inaspettato. Guardandoti indietro, c'è qualcosa che non rifaresti?

Tecnicamente, col senno di poi, prenderei meno alla leggera l'autoproduzione, che come hai detto tu fu fatta per gioco: se avessi minimamente sospettato che potesse davvero rivelarsi una porta verso un grande editore, come di fatto è stato, mi sarei presa piu' tempo e sarei stata piu' "tecnica", avrei ricercato, ripulito, buttato e rifatto molto di più.
Umanamente parlando, cercherei di essere molto piu' selettiva riguardo i pareri da ascoltare (critiche o complimenti che siano). Nascevo come utente di web community prima ancora di autoprodurmi e mi è sempre sembrato naturale continuare ad avere un confronto diretto con chiunque avesse qualcosa da dirmi tramite i forum. Piu' o meno quando Luna ha iniziato ad essere annunciata, per ovvie ragioni di tempo ho smesso quasi di botto la mia frequentazione delle community, prima molto attiva. All'inizio mi dispiaceva, ma poi ho capito che invece in fin dei conti è stato un bene.

Parliamo dei tuoi nuovi progetti. E' stato annunciato da tempo un volume inedito di Rigel per Edizioni BD, a che punto è il lavoro? Il volume conterrà solo del materiale inedito o ristamperà anche le vecchie storie? Altri progetti in cantiere?
Ho altri progetti in cantiere ma solo ed esclusivamente monografici per il momento. Non ho piu' i tempi liberi di prima quindi sarebbe sciocco anche solo pensare di fare qualcosa di seriale da sola in questo periodo.
Il volume di Rigel per BD è in lavorazione e salvo imprevisti vorrei farlo uscire dopo l'estate, ma prendi queste parole con le pinze perchè ogni cosa al riguardo la decido insieme all'editore, del quale mi fido ciecamente, quindi non muovo un passo senza di lui riguardo questa cosa. L'ultima parola e l'unico vero annuncio ufficiale sarà lui a darlo. Qualunque altra voce (compresa la mia) al riguardo è falsa o comunque imprecisa.
Sara' una storia inedita, tutto materiale inedito, e molte cose riguardo al personaggio cambieranno.
Rigel in questo è sfortunata: riflette, anche se ovviamente non in modo fedelissimo (essendo un vampiro oltretutto...) i cambiamenti che investono me.
Se cambio io, cambia un po' anche lei.
E in questi anni sono cambata parecchio.
A sentire alcuni amici, in peggio.... ma amen, non si puo' avere tutto dalla vita.

venerdì 12 dicembre 2008

Marko Djurdjevic a Mantova Comics & Games


Mantova Comics & Games è lieta di annunciare un altro gradito ritorno per l'edizione 2009: si tratta del grande artista Marko Djurdjevic, considerato uno dei migliori disegnatori contemporanei.

Classe 1979, nato in Germania ma di origine serba, Marko sviluppa da subito una sensibilità artistica che vira verso un realismo spinto e una particolare cura dell'anatomia; nonostante la grande passione per il personaggio di Spider-Man, la ricerca stilistica di Djurdjevic si allontana ben presto dal gusto ipertrofico ed esagerato che caratterizzava i comics dell'epoca.

Artista dotato di una grande abilità pittorica, Djurdjevic si specializza nel character design e nella realizzazione di interi mondi, in qualità di concept artist per giochi di ruolo, videogiochi e anche per l'industria cinematografica.
Nel 2005 Marko ottiene inaspettatamente una grande popolarità pubblicando online un re-design di alcuni personaggi degli X-Men, che gli frutta un contratto con la Casa delle Idee.
Da allora Djurdjevic ha lavorato, soprattutto in qualità di cover artist, su alcuni dei più importanti personaggi di casa Marvel, tra cui Thor, X-Men, Spider-Man, Daredevil, Mighty Avangers, Wolverine.
Marvel Comics ha di recente inserito Djurdjevic tra gli Young Guns 2009, autori su cui la Marvel punta molto e che potrebbero diventare star internazionali.

Il suo stile incarna alla perfezione realismo e gusto compositivo, senza sacrificare la spettacolarità della tavola che è alla base del fumetto superomistico.

lunedì 8 dicembre 2008

Cronaca di Topolinia a Mantova Comics & Games


La nota casa editrice Cronaca di Topolinia di Salvatore Taormina, prossima ai vent'anni di vita editoriale, sarà presente con uno stand alla prossima edizione di Mantova Comics & Games.
Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell'editore, in cui vengono svelati i titoli degli albi che verrano presentati in anteprima in occasione della kermesse mantovana.

Salvatore Taormima sarà anche presente in qualità di editor per visionare i lavori degli aspiranti fumettisti presenti alla manifestazione, che dovranno necessariamente misurarsi con i personaggi della casa editrice (Than Dai, Gothic, Eternopolis, Tempus Manet, Scorpioni, Galaxies e Maschere).

Comunicato stampa:

E' ufficiale, da quest’anno a Mantova Comics ci sarà lo stand anche della nota casa editrice “Cronaca di Topolinia” .
Tra le uscite in anteprima proprio a Mantova Comics, segnaliamo:
1) Scorpioni n 2 (testi di Francesca Da Sacco, disegni di Michela Da Sacco)
2) Eternopolis n 1 (testi di Daniela Zaccagnino, disegni di Roberta Pierpaoli, colori di Marina Iovine)
3) Than dai nuova serie n 5 (testi di Renato Colombo, disegni di Francesco Bonanno)
4) Gabbia Dorata n zero (testi di Rita Porretto e Silvia Mericone, disegni di Michela Cacciatore)

Tutti gli autori di cui sopra saranno presenti alla manifestazione allo stand di Cronaca di Topolinia.

Saranno inoltre presenti Manuela Soriani (autrice di Galaxies), Mattia Bulgarelli e Vincenzo Riccardi (autori di Tempus Manet) .

martedì 2 dicembre 2008

Jeph Loeb: una biografia

Joseph Loeb nasce il 29 gennaio 1958 a Stamford, Connecticut.
Jeph è un ragazzo curioso, tanto che nel 1970, leggendo il suo primo comic book, si innamora di quell'affascinante commistione di testo e immagini e convince suo padre a recuperargli l'intero catalogo della Casa delle Idee del periodo 1961-1970.

Nel 1985 Jeph debutta nell'industria cinematografica come co-scrittore del film Teen wolf, in collaborazione con Matthew Weisman, seguito da Commando (1985), Burglar (1987) e Teen wolf too (1987).
Il fumetto, per ora, è solo una lettura: bisognerà attendere il 1991 per assistere al debutto di Loeb come comic book writer; assoldato da Jenette Kahn per la realizzazione di un albo DC, Jeph scrive Challengers of the unknown vol. 2 #1-8. Il disegnatore è Tim Sale, quello che diventerà il principale collaboratore di Loeb nel corso degli anni e l'artista con cui lo scrittore raggiungerà il suo apice in termini qualitativi.

Negli anni novanta la carriera di Loeb spicca definitivamente il volo.
L'autore riesce a mantenere legami con entrambi i suoi mondi di riferimento, Hollywood e i comics, riuscendo a coniugare quantità e qualità.
Autore di storie eccezionali come Batman: The long halloween - vincitore di un Eisner Award - Batman: Dark Victory e Superman for all seasons - tutte disegnate da Tim Sale - Loeb rivitalizza un settore narrativo che sembrava in netta crisi di idee.
Nel 2002 il suo "Batman: Hush" in tandem con Jim Lee si piazza al primo posto nelle classifiche di vendita; seguiranno la serie Superman/Batman e la miniserie Fallen son: The death of Captain America, che si incentra sulla reazione del mondo superomistico alla perdita del suo eroe più rappresentativo, simbolo e incarnazione dei valori americani più veri.

Nel 2002 scrive un episodio di Smallville intitolato "Red", in cui introduce nella serie la kryptonite rossa: è solo il primo dei tanti episodi che Loeb realizzerà per la serie.
Più tardi diventa produttore/scrittore della seconda stagione di Lost, e infine Executive Producer, creatore e scrittore della serie Heroes, forse il perfetto esempio di ibrido tra Hollywood e il mondo superomistico.

Nel settembre 2005 Loeb firma in esclusiva per Marvel Comics, e realizza dei veri e propri cult come The Ultimates 3 con Joe Madureira e Hulk in coppia con Ed McGuinness.
Loeb sarà uno degli autori del maxievento Ultimatum e per il 2009 ha in serbo Captain America: White, sempre con Tim Sale, rivisitazione in chiave moderna delle origini del personaggio - dopo Spider-Man: Blue, Daredevil: Yellow e Hulk: Gray-.

La produzione di Loeb in campo fumettistico è vastissima.
Perfetto esempio di quella trasversalità mediatica che è oggi prerogativa dell'entertainment, Loeb ha saputo fondere con grande abilità due settori fervidi ed esplosivi, intrinsecamente affini come cinema e comics.
Senza paura di essere smentiti si può ben dire che Jeph Loeb abbia, con la sua voglia di mettersi in gioco su fronti apparentemente differenti e con la sua capacità di avvicinarli con maesria, precorso i tempi.